LA RECHERCHE…OVVERO L’ANIMA E IL TEMPO NEGLI SCATTI DI GABRIELE FORTI
Quella che ci propone Gabriele Forti, ormai consolidato maestro dell ‘obiettivo, e’ una significativa carrellata di volti (22 immagini in bianco e nero esposte nelle due sale a pianterreno all’interno della Rocca Aldobrandesca a Piancastagnaio, da lunedi’ 23 luglio a domenica 29) raccolti nel quotidiano del paese stesso. Volti noti, altri da scoprire con attenta riflessione da parte del visitatore, volti della nostra gente, che magari vediamo e incontriamo ogni giorno, e che adesso ci parlano piu’ che nell’incontro fisico. Per dirla con Marcel Proust, in questi volti scolpiti nel silenzio del tempo c’e’ una ”recherche” una ricerca dell’anima che parla attraverso l’intuizione di chi usa lo strumento fotografico, ma lo strumento agisce in questo caso, dietro i sentimenti e l’impulso del cuore dell’artista.
In un celebre e profondo aforisma, Cicerone dice:”Come il volto e’ l’immagine dell’anima, gli occhi ne sono gli interpreti“: Gabriele, questo, magicamente lo ha recepito, e infatti, proprio come anteprima alla visione delle 22 immagini composte nelle sale della Rocca Aldobrandesca, ha voluto raccogliere in un simbolico fotomontaggio i soli occhi dei personaggi fotografati. La grande professionalita’ di Gabriele, il suo continuo ” muoversi” intorno a soggetti vivi e palpitanti, per restituire a colui che osserva emozioni indescrivibili , ci offrono tanti spunti per poter parlare di questo maestro la cui arte e’ senza dubbio di indubbia bravura, con una evoluzione umana personale ed una maturita’ molto particolare.
I volti impressionati dalla fotocamera di Gabriele, volti come dicevo, conosciuti che segnano i momenti comuni della vita comune Pianese, possono dirci tante cose ; nel volto umano, possiamo trovare la presenza di tante cose. Nel volto, possiamo vedere, la gioia, il dolore, l’amore, la rabbia, la sofferenza.Un volto, si accende con un sorriso, si bagna di lacrime, guarda il prossimo, percepisce tante reazioni. Gabriele, con questo suo ennesimo sforzo creativo, ci regala tutti questi sentimenti. Il che non e’ cosa di poco conto, nello scorrere di questo nostro tempo, sempre piu’ spesso arido.
(Testo di Giuseppe Serafini)
Si ringrazia per il bellissimo articolo Giuseppe Serafini, tutto lo staff del Roccone in particolare modo Corrado e Giulia, ma sopratutto tutte le persone che hanno messo la propria faccia in questa mostra.